Il Protocollo Per L’analisi Del Rischio rappresenta il primo strumento da adottare nell’approccio al problema della Legionella, ed è infatti normalmente il primo documento richiesto dalle ASL durante le ispezioni nelle strutture a rischio di contaminazione a testimoniare la presa in carico del problema da parte del gestore della struttura.
Si tratta di uno studio approfondito degli impianti e della struttura a cui fa riferimento che ha come fine ultimo la stesura di un piano di autocontrollo, ossia un registro delle attività che vengono effettuate per ridurre il rischio da contaminazione e diffusione del batterio Legionella.
Tale documento rappresenta quindi il referto relativo all’analisi effettuata per la verifica delle criticità di una struttura e quindi degli impianti in essa presenti (tipologia di impianti esistenti, rami morti, boilers, torri evaporative, etc.).
Inoltre definisce le azioni preventive da mettere in atto al fine di minimizzare la probabilità che possa realizzarsi una contaminazione pericolosa (temperature da mantenere negli impianti, frequenze di manutenzione, definizione di eventuale sistema di disinfezione in continuo, frequenza e durata dei flussaggi alle utenze, verifica di presenza e concentrazione di eventuale disinfettante residuo, etc..)
La fase di studio del rischio, serve ad individuare i punti di rischio ed a definirne il peso, mentre la fase propositiva della valutazione del rischio legionella ha l’obiettivo di indicare le azioni da attuare per la prevenzione il contenimento del problema.
In caso di evidente conclamazione di contaminazione ed eventuale contenzioso, il Piano di autocontrollo viene richiesto al fine di attestare che siano state intraprese tutte le azioni necessarie alla prevenzione nonché gestione della contaminazione batterica da Legionella Pneumophila nella propria struttura.
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