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Legionella pneumophila: la miglior difesa? L’attacco!

  • 9 Maggio 2016

Non si contano davvero più i casi di contaminazione da Legionella pneumophila attraverso l’uso quotidiano dell’acqua dei nostri rubinetti. E’ fresca infatti la notizia, apparsa sui quotidiani non solo locali, della morte di una donna di appena 56 anni a Tirano, in provincia di Sondrio.

I medici di Sondalo, che già sospettavano la causa dell’improvviso malore, hanno fatto di tutto per salvarla ma per la donna, già malata di cuore, non c’è stato proprio nulla da fare…

Fanno eco le accorate parole del marito che, sino ad allora, mai avrebbe pensato di doversi difendere da un pericolo in agguato proprio tra le mura domestiche. Chiede a gran voce a “chi di dovere” che in futuro a Tirano (ma anche nei comuni del mandamento) possano essere inviati nelle buche delle lettere delle abitazioni dei volantini (o delle brochure) affinché i residenti possano prendere consapevolezza dell’esistenza di tale malattia ed attivarsi in eventuali azioni di salvaguardia.

Non finiremo mai di ripeterlo: il batterio della Legionella è un killer che si nasconde anche tra le mura di casa nostra!

Nelle abitazioni civili il batterio trova terreno fertile proprio nei rubinetti e nei flessibili dei “doccini”, in particolar modo quando la temperatura dell’acqua oscilla tra i 22°C ed i 42°C. La nebulizzazione dell’acqua nella doccia come nella vasca da bagno, fa sì che l’aerosol venga aspirato dai nostri polmoni causando il rischio di contagio.

Come possiamo quindi difenderci da questo killer? Non c’è che un modo: l’attacco! E mai come in questo caso possiamo affermare che “prevenzione” è sinonimo di “attacco”!

Le battaglie vanno però ben pianificate, ed oggi lo Stato ci viene in aiuto con le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” del 7 maggio 2015. Le Linee guida sono uno strumento indispensabile per poter procedere ad una corretta “valutazione del rischio” (peraltro obbligatoria), senza la quale l’opera di prevenzione così come l’eventuale operazione di bonifica potrebbero risultare poco efficaci.

La prevenzione è senza dubbio il primo passo per ridurre le probabilità che sviluppi la contaminazione della Legionella, che non può prescindere da una regolare manutenzione periodica degli impianti di trattamento e distribuzione dell’acqua (pulizia completa dei serbatoi, della rubinetteria, delle docce, etc.). Laddove la manutenzione non fosse sufficiente, è necessario prevedere una rapida azione attraverso trattamenti di bonifica che mirino ad eliminare o a limitare in maniera sostanziale la problematica.

 

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