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Analisi e gestione del rischio legionellosi: come funziona?

  • 6 Maggio 2019

La proliferazione del batterio Legionella negli impianti idrici dev’essere costantemente mantenuta sotto controllo.

A supporto di ciò, le “linee guida per il controllo e la prevenzione della legionellosi” stabiliscono un’analisi periodica (in genere su base annuale) del rischio legionellosi. In particolare, la procedura deve essere attivata secondo specifiche modalità nelle seguenti strutture:

  1. strutture turistico-ricettive (hotel, pensioni, ma anche palestre);
  2. stabilimenti termali;
  3. strutture sanitarie pubbliche e private (tra cui anche i dentisti).

Il protocollo dell’analisi del rischio legionellosi si divide in tre fasi sequenziali e correlate tra loro.

  1. Valutazione del rischio – indagine che individua le criticità della struttura e degli impianti in essa esercitati tramite una procedura standardizzata che analizza i principali rami della rete idrica e dell’impianto aeraulico tra cui:
  • impianto acqua fredda sanitaria;
  • impianto acqua calda sanitaria;
  • impianto a torre evaporativa/condensazione;
  • impianto aeraulico.

Durante la fase di controllo verranno analizzati i singoli elementi che costituiscono l’impianto e verrà valutato lo stato di usura e di predisposizione alla proliferazione del batterio Legionella pneumophila.

2. Gestione del rischio – si proporranno interventi e procedure di manutenzione volte a rimuovere definitivamente o a contenere costantemente le criticità individuate nella fase precedente (es: filtrazione, trattamento termico, shock termico, irraggiamento UV, clorazione, biossido di cloro). Qualsiasi intervento manutentivo o preventivo attuato deve essere ripetuto nel tempo a seconda del grado di criticità (per un approfondimento sui trattamenti contro la legionella vedi l’articolo “I principali metodi di prevenzione della legionellosi a confronto).

3. Comunicazione del rischio – è forse la fase più importante e comprende tutte le azioni finalizzate ad informare, formare e sensibilizzare i soggetti interessati dal rischio potenziale (tra cui i gestori degli impianti, il personale addetto al controllo, esposti, etc.).

L’informazione e la formazione sono essenziali per garantire la corretta applicazione delle indicazioni per la prevenzione ed il controllo della legionellosi. Tale aspetto è valido nei riguardi di qualunque struttura nella quale siano esercitati impianti a rischio legionellosi ed è fondamentale che venga trasmesso ai responsabili di tali strutture che, prima di tutto, sono anche responsabili della salute dei loro frequentatori.

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