La Legionella non smette di mietere vittime!
Questa volta sotto la lente d’ingrandimento è la città di Parma dove, nel quartiere Montebello, zona residenziale ove risiede la maggior parte delle persone colpite dall’infezione, sembra essere scoppiata una vera e propria epidemia.
La causa di una concentrazione così elevata di persone colpite da legionellosi è sicuramente da ricercare negli impianti di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua nel quartiere e negli edifici stessi; sorvegliato speciale in questo momento è il locale acquedotto!
I numeri:
- sale a 31 il numero dei casi risultati positivi a Parma nel giro di una settimana;
- 2 sono i decessi: una donna ottantaseienne con gravi patologie ed una settantasettenne anch’essa con patologie pregresse;
- 16 sono le persone colpite da polmonite da Legionella pneumophila attualmente ricoverate, di cui 10 in fase di miglioramento, 4 stabili e 2 in condizioni “serie”.
Non sono ancora noti gli esiti dei prelievi effettuati dall’ARPAE dei campioni dell’acqua “incriminata”, ma tra i residenti del quartiere è già “rischio psicosi”!
Nelle scuole e negli asili è stata sospesa l’acqua in caraffa mentre l’associazione Nuovi Consumatori è pronta per un esposto in Procura per “epidemia colposa”; quest’ultima ha aperto un fascicolo di indagine, per ora contro ignoti, sul contagio che ha colpito il quartiere, ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni ed epidemia colpose.
Si attende a breve una nota sugli esiti del summit dell’Unità di Crisi, istituita dalla Regione Emilia-Romagna, con esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, mentre l’AUSL di Parma diramerà un nuovo bollettino sanitario sulle condizioni dei pazienti in cura presso l’Ospedale Maggiore di Parma.
Una serata aperta ai cittadini con la presenza del sindaco è prevista per la giornata di domani: si chiederà alla popolazione di attenersi alle disposizioni delle autorità sanitarie e saranno dispensati consigli da seguire in questa fase critica.