Come avevamo anticipato nell’articolo di Luglio in cui parlavamo del fatto che il rischio di Legionella è maggiore nei periodi estivi, per via delle temperature che portano facilmente al di sopra dei 20°C gli stoccaggi di acqua favorendone la proliferazione, questo discorso vale per molti altri batteri tra cui il Citrobacter, batterio killer che ha ucciso 4 bambini nell’ospedale di Verona.
Cos’è il Citrobacter
Il Citrobacter è un batterio che fa parte della famiglia delle enterobacteriacee, come l’Escherichia coli o la Salmonella, e può essere presente nell’ambiente (per esempio nell’acqua o nel suolo) e nell’intestino dell’uomo.
Raramente può causare infezioni nell’uomo e, quando avviene, nella maggior parte dei casi queste coinvolgono le vie urinarie. In soggetti che hanno un sistema immunitario indebolito, il batterio può però causare infezioni più gravi (infezioni invasive) come meningite o sepsi.
E’ quello che può avvenire nei neonati, soprattutto in quelli prematuri o con peso alla nascita molto basso, che sono particolarmente vulnerabili agli agenti infettivi.
Nel caso di Verona, il Citrobacter era probabilmente annidato nel rubinetto del lavandino utilizzato dal personale della Terapia intensiva neonatale, giungendo lì dall’esterno nonostante le rigide misure d’igiene preventive adottate dal personale nei reparti ad alto rischio.
Differenza tra Citrobacter e Legionella
La Legionella che, se seguite il nostro blog conoscerete bene, è uno specifico gruppo (o famiglia) di batteri. La Legionella non è una malattia in sé, bensì l’agente patogeno che la causa.
L’infezione alle vie respiratorie causata dalla Legionella (precisamente dalla specie Legionella pneumophila) è una malattia ad oggi ancora molto pericolosa per l’uomo, nota con il nome di Legionellosi.
La Legionella continua a fare paura e purtroppo a mietere vittime, nonostante una notevole mole di informazioni. Basti pensare che la Legionellosi (infezione delle vie respiratorie causata dalla Legionella pneumophila) ha un tasso di letalità del 10% circa.
Nei giorni scorsi 16 casi di legionella sono stati accertati a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Una delle persone che hanno contratto il batterio è deceduta. In realtà, purtroppo, i casi di Legionellosi a Busto Arsizio non sono un evento raro: due anni fa se ne registrarono 12. Nel 2017 furono 4 e in tutto e lo scorso anno 7.
Ricordiamo pertanto di seguito le attività di prevenzione e consigliamo di redigere un adeguato protocollo per l’analisi del rischio da legionella.
Come prevenire la Legionellosi
La prevenzione delle Legionellosi può essere attuata attraverso l’adozione di semplici misure di controllo di tipo impiantistico e con la messa in atto di comportamenti precauzionali individuali.
Guida pratica per la prevenzione della Legionella
– Provvedere a una corretta manutenzione periodica (disincrostazione e/o disinfezione) di tutti gli impianti che possono favorire la dispersione di Legionella (es. impianti idro-sanitari, attrezzature per idromassaggio, umidificatori dell’ambiente, condizionatori d’aria (anche dell’auto), fontane decorative, apparecchi per aerosol e inalatori).
– Utilizzare possibilmente acqua fredda a temperatura inferiore ai 20° e mantenere l’acqua calda a temperatura superiore a 50° in tutta la linea di distribuzione e superiore a 60 °C negli accumuli.
– Far scorrere l’acqua, sia calda che fredda, per 5 minuti dai sanitari del bagno (rubinetti, doccia) prima del loro impiego. Prassi da tenere a mente quando non sono stati utilizzati per un certo periodo (dopo rientro dalle vacanze, abitazione di villeggiatura, seconda casa, ecc.).
– Svuotare, disincrostare e disinfettare i serbatoi di accumulo dell’acqua calda (compresi boiler) almeno 1 volta l’anno.
– Lavare con acqua sterile i boccagli per aerosol dopo ogni utilizzo e asciugarli accuratamente.
– Utilizzare umidificatori e ferri da stiro a vapore solo con acqua sterile.
– Mantenere puliti e liberi dal calcare i soffioni delle docce e i filtri rompi getto dei rubinetti, eseguendone la manutenzione almeno 2 o 3 volte l’anno; in particolare, è importante che siano smontati, disincrostate le varie parti con prodotti anti-calcare o aceto e poi disinfettate con candeggina.
– Non lasciare la canna per l’irrigazione del giardino al sole, non raccogliere e utilizzare acqua piovana da contenitori esposti al sole.
– Pulire e disinfettare i filtri degli impianti di condizionamento.
– Pulire e igienizzare a fondo le vasche per idromassaggio almeno una volta al mese con prodotti specifici.
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