Il 21 Marzo 2023 è entrato in vigore il decreto legislativo numero 18 del 23 Febbraio 2023 sull’acqua potabile. Si tratta di una tappa estremamente importante nella regolamentazione della pulizia e della salubrità dell’acqua potabile.
In particolare, il decreto prevede una serie di norme e requisiti per l’acqua potabile che devono essere rispettati da tutte le aziende che forniscono servizi idrici. Tali norme e requisiti riguardano sia la qualità dell’acqua stessa, sia il processo di distribuzione dell’acqua.
Inoltre, il decreto legislativo 18/2023 sull’acqua potabile ha un impatto significativo sull’industria dell’acqua in Italia: le aziende che forniscono servizi idrici dovranno adeguarsi alle nuove norme e requisiti entro un certo periodo di tempo, il che potrebbe richiedere investimenti significativi.
Da un altro punto di vista, però, il decreto rappresenta un’opportunità per l’innovazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione e la distribuzione dell’acqua potabile.
Un altro punto importante del decreto legislativo 18/2023 sull’acqua potabile riguarda il ruolo delle autorità locali nel garantire l’accesso all’acqua potabile sicura e di qualità. Il decreto prevede, infatti, che le autorità locali debbano adottare misure per garantire l’accesso all’acqua potabile per tutti i cittadini, in particolare per coloro che vivono in aree rurali o disagiate. Tali misure potrebbero includere la costruzione di nuove infrastrutture idriche o la promozione dell’uso sostenibile delle risorse idriche.
Gli obiettivi del Decreto
Uno dei principali obiettivi del decreto è quello di ridurre al minimo i rischi per la salute associati all’acqua potabile. A tal fine, il decreto prevede controlli regolari sull’acqua, che devono essere effettuati da laboratori accreditati e indipendenti.
Inoltre, il decreto prevede la definizione di limiti massimi di contaminanti per l’acqua potabile, al fine di garantire la sicurezza per il consumo umano.
Il decreto vuole inoltre stabilire i requisiti di igiene per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili e i reagenti chimici e materiali filtranti attivi o passivi che si utilizzano nel loro trattamento.
Attuazione della Direttiva Europea del 16 Dicembre 2020
Ricordiamo che il nuovo decreto attua la Direttiva Europea (UE) 2020/2184 del 16 Dicembre 2020 e introduce l’approccio alla sicurezza dell’acqua attraverso la valutazione del rischio e nuovi controlli per garantire una maggiore protezione
dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, attraverso requisiti di igiene anche per i materiali che entrano in contatto con le acque potabili, come le condutture.
Questo decreto legislativo propone una serie di contenuti relativi ai punti di prelievo in cui vanno verificati i valori dei parametri specificati, oltre a criteri di valutazione di rischio con riferimento alle aree di alimentazione dei punti di prelievo e ai sistemi di fornitura idrica.
Elementi da analizzare e valori limite
In questo decreto notiamo l’introduzione di un nuovo elemento, l’Uranio, del quale si richiede un valore limite di 30µg/l all’interno delle acque potabili per assicurare che il livello radioattivo delle stesse non superi la soglia tollerabile per la salute umana.
Oltre all’inserimento dell’Uranio, rileviamo anche la modifica di valori limite per metalli già presenti nel precedente Decreto Legislativo 31 del 2001, come Antimonio, Rame, Vanadio, Cromo, Selenio e soprattutto Piombo.
Focus rischio legionella
Particolarmente rilevante è inoltre l’introduzione della rilevazione del parametro legionella sull’acqua fredda, con grande attenzione alla qualità dei materiali e dei prodotti a contatto con l’acqua potabile come fonte di potenziale inquinamento.
In Aquasoft mettiamo a disposizione delle aziende che si affidano a noi diverse soluzioni per analizzare il rischio legionella e debellarla attraverso specifici trattamenti: non esitare a contattarci se sei interessato a questo servizio!