In termini generali, il trattamento dell’acqua è quell’insieme di azioni e processi finalizzati a rendere di buona qualità l’acqua che consumiamo per gli scopi più diversi.
Dal momento che la qualità dell’acqua destinata al consumo umano – sia come risorsa da bere che da utilizzare in ambito domestico, sanitario o produttivo – è direttamente connessa a specifiche caratteristiche di purezza e salubrità, alle risorse idriche verranno sempre applicate particolari misure di gestione e trattamenti finalizzati a ridurre i rischi legati alla qualità dell’acqua, e quindi ad assicurare l’idoneità al suo impiego.
La scelta della tipologia di trattamento dell’acqua avverrà in funzione di numerosi fattori, primo fra tutti il grado di purezza dell’acqua da trattare: maggiore è il livello di inquinamento dell’acqua, più complesso sarà il condizionamento chimico e il protocollo di trattamento che la coinvolgerà. Tra le tipologie di trattamento dell’acqua più utilizzate per migliorarne la qualità figurano processi quali la filtrazione, la clorazione, l’aerazione, l’addolcimento, l’osmosi inversa, la denitrificazione e la sterilizzazione – solo per citarne alcuni.
Chiarite queste indicazioni generali sul trattamento dell’acqua, è anche importante tenere a mente che esistono settori industriali in cui questa risorsa deve necessariamente raggiungere i più alti livelli di purezza e salubrità per poter essere impiegata nei cicli produttivi.
Uno di questi settori è quello farmaceutico.
L’acqua nel settore farmaceutico e i suoi trattamenti
Così come in molte altre industrie, anche in ambito farmaceutico l’acqua rappresenta la risorsa più utilizzata e, in molti casi, anche il primo ingrediente dei prodotti che verranno infine messi in commercio.
Nel corso di qualunque processo di produzione, l’acqua ha lo scopo di trattenere le impurità per poi essere depurata prima del suo rilascio nell’ambiente. In ambito farmaceutico, essa viene impiegata sia come ingrediente base di molte formulazioni che sfruttata come fluido di riscaldamento o raffreddamento per gli impianti. Viene inoltre utilizzata per particolari processi di lavaggio e purificazione così come per usi più comuni come il ristoro, i servizi igienici e la protezione antincendio.
A livello qualitativo, tutte queste acque dovranno essere prive di contaminanti organici e inorganici, come batteri, muffe, lieviti, pesticidi, virus, particelle e gas disciolti.
Per quanto riguarda invece la provenienza dell’acqua utilizzata, essa potrà essere meteorica (ovvero proveniente dalle normali precipitazioni atmosferiche come la pioggia, la neve e la grandine), sotterranea, sorgiva, superficiale (ossia proveniente da laghi, fiumi e acque superficiali) oppure mista, ossia in parte proveniente da pozzi o acquedotti.
Tipicamente, in ambito farmaceutico l’acqua viene sottoposta sempre a due tipi di depurazione: una all’inizio del ciclo produttivo e una al termine di esso. Nel primo processo di depurazione, il protocollo di trattamento dell’acqua cambierà a seconda delle esigenze dell’impianto e, di norma, potrà comportare processi di filtrazione e ultrafiltrazione così come di disinfezione chimica o UV.
Al termine del ciclo di produzione, bisognerà invece tenere a mente che l’acqua che proviene dal lavaggio delle linee produttive potrebbe essere stata contaminata da sostanze bio-resistenti e il suo trattamento di scarico andrà quindi gestito con soluzioni customizzate su ogni singola realtà industriale.
Per quanto riguarda l’acqua di processo utilizzata nelle aziende farmaceutiche, essa viene in genere classificata in funzione dei suoi diversi impieghi come depurata o sterile (per preparazioni iniettabili o inalabili), come acqua per diluzione (da impiegare in abbinamento a soluzioni concentrate), per emodialisi, batteriostatica e per usi biotecnologici.
Proprio in relazione alla tipologia di acqua da utilizzare, il suo trattamento potrà essere quindi molto diverso. Ecco qualche esempio:
- Clorazione e filtrazione delle particelle: per eliminare qualunque microrganismo patogeno e ridurre al minimo il residuo di sali minerali.
- Pre-filtrazione, deionizzazione e filtrazione: per la preparazione di acqua depurata da impiegare nella formulazione di forme orali e topiche.
- Distillazione e osmosi inversa: si tratta di trattamenti fondamentali per l’acqua utilizzata nei medicamenti a uso parenterale, sia come componente della preparazione e che come ingrediente sterile per la diluzione del prodotto.
In assenza di questi trattamenti, l’acqua per uso farmaceutico non avrebbe le caratteristiche di purezza essenziali a garantire piena salubrità e sicurezza di impiego per le persone.
Perché il trattamento dell’acqua in ambito farmaceutico è fondamentale
Tutta l’acqua utilizzata dall’industria farmaceutica deve essere necessariamente sottoposta a specifici e diversificati trattamenti al fine di assicurare sempre i più alti standard di qualità.
Già a partire dalla progettazione degli impianti idrici, verranno pertanto previsti specifici provvedimenti finalizzati a limitare la proliferazione batterica come i sistemi di ricircolazione, la filtrazione dell’acqua in ingresso alle linee produttive, l’osmosi inversa, la distillazione per la fornitura di acqua totalmente sterile, l’ultrafiltrazione e l’impiego dell’irradiazione ultravioletta a garanzia di una altissima efficacia battericida.
È facile quindi comprendere che, per loro natura, tutti gli impianti che producono acqua per uso farmaceutico dovranno essere costruiti nel pieno rispetto di norme decisamente più restrittive rispetto ad altri impianti idrici industriali.
Questo tipo di approccio è necessario a conseguire e rispettare gli stringenti ed elevati standard quantitativi e qualitativi previsti dalle farmacopee e dalle normative nazionali e internazionali.
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